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La degustazione |
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Rosso intenso e brillante. |
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Fine e delicato con bei profumi di frutti rossi e neri sottolineati da una leggera legnosità. |
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Ricco e vellutato, dal carattere gourmet e accessibile. Dispiega un frutto succoso, fini note di spezie, tannini fini ed morbidi. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 16 e 18°C. |
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Entrecôte, risotto ai funghi, anatra ripiena e verdure croccanti, spezzatino di vitello alle olive. |
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Da oggi fino al 2032 e oltre per gli intenditori |
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La tenuta e il vino |
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Juan Antonio Ponce, il nuovo volto del vigneto spagnolo, sfida la Rioja con i suoi vini sorprendentemente freschi e puri. Notato da Robert Parker fin dalle sue prime annate, il talentuoso enologo ci dimostra che è possibile produrre vini di altissima qualità nella regione della Manchuela, vicino a Valencia.
Le sue vecchie vigne e la riabilitazione di vitigni autoctoni, gestiti in coltivazione biologica, gli permettono di offrire le più belle letture della denominazione Manchuela. Il rating dei suoi vini sembra inarrestabile ormai. |
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È senza dubbio il miglior vino prodotto dalla tenuta. Il Manchuela Rosso 2020 raggiunge nuove vette in questa annata di perfezione. Vinificato e affinato in grandi botti di legno, conserva una grande sapidità e freschezza, con un'acidità naturale e una presenza di alcool moderata, sorprendenti per queste latitudini. Profondo, complesso, punteggiato di note di grafite e frutti neri, siamo di fronte a un rosso di grande finezza, dalla consistenza vellutata e dal finale gessoso. Una finezza del genere non si è mai vista in Spagna. Voto Parker 98/100. |
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Vendemmia manuale. Parchella La Ensancha con viti di oltre 60 anni. 100% lieviti indigeni. Affinato per 17 mesi in botti di rovere francese da 600 litri. Nessuna chiarifica o filtrazione. Produzione di 3.600 bottiglie.
Vino certificato biologico. |
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Ricompense |
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Robert Parker: 98/100 |
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