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La degustazione |
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Rosso rubino con riflessi granato. |
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Note intense di frutti neri accompagnate da sentori di tartufo e sfumature speziate. |
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In bocca è morbido e avvolgente, con tannini vellutati. La struttura persistente offre un equilibrio armonico. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Brasato di manzo, carni rosse in salsa, piatti forti, selvaggina di ogni tipo. |
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Da bere subito e oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Peyre Rose è conosciuta come l'icona del Languedoc, ma è prima di tutto l'opera anticonformista di Marlène Soria. Creata a cavallo degli anni '90 con una modesta ambizione, in breve tempo la tenuta è diventata un punto di riferimento nella denominazione Languedoc, desiderosa di portare i suoi grandi vini sulla scena internazionale.
Venerati da Robert Parker, e ovviamenti dai più grandi critici e collezionisti, i vini Peyre Rose sono sempre ricercatissimi. Sono una fonte d'ispirazione, modelli di temperamento e pazienza nati da un affinamento lungo e preciso nel pieno rispetto dell'ambiente e del frutto. |
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Il Coteaux du Languedoc Marlène n°3 Rosso 2004 nasce da un'annata in cui dolcezza e profondità si scontrano rivelando una grande complessità. La trama, morbida e tesa al tempo stesso, rivela alcuni accenti tartufati. Una dimensione magica e un registro orientale che faranno viaggiare nella terra delle mille e una notte. Voto 94/100 della Revue du Vin de France e 98/100 della Guide Bettane et Desseauve, 93/100 Parker. |
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Vendemmia manuale, affinamento per 24 mesi in botti e tini. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2023 Guide des Meilleurs Vins de France: 94/100 |
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