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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Costata di manzo alle erbe, petto d'anatra ai fighi. |
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Da bere ora o conservare fino al 2032. |
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La tenuta e il vino |
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Un nuovo fenomeno si è imposto nella cerchia esclusiva dei migliori talenti del panorama vitivinicolo mondiale: Envinate, uno dei successi più spettacolari di questi ultimi anni. Direttamente da Tenerife, questo collettivo di quattro amici appassionati - Roberto Santana, Alfonso Torrente, José Martínez e Laura Ramos - sta scuotendo le gerarchie, portando i suoi vini agli apici delle classifiche mondiali.
Il terroir granitico e vulcanico dell’isola esalta le varietà di uva endemiche dell'isola e rilancia la cultura ancestrale attraverso una serie di vini parcellari e autentici. Un’ode al territorio e alla tradizione vitivinicola spagnola.
Vinificazione istintiva, livelli ridotti di solforosa, lieviti indigeni e affinamenti eseguiti a regola d’arte in foudres e barriques senza legno forgiano vini originali, delicati e raffinati, oggi tra i più ricercati dagli appassionati di tutto il mondo. |
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Il Tenerife Lousas Viñas de Aldea Rosso 2023 riflette l’annata dal carattere fortemente atlantico a livello climatico, rivelando una freschezza straordinaria. L’affinamento parziale in botti permette di preservare la purezza e l’energia del frutto, senza coprirlo con note legnose, trovando così un equilibrio ideale. È difficile immaginare una tale finezza a queste latitudini, eppure tutto ciò è possibile grazie all'aria di mare. Voto Parker 94-96/100. |
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Assemblaggio di 12 parcelle separate. Vigne sessant'anni situate tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare, su suoli eterogenei di scisto e granito e sui pendii di ardesia. Pigiatura a piedi e fermentazione a grappolo intero in piccoli contenitori aperti. Affinamento per un anno in botti da 2000 litri. |
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Ricompense |
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Robert Parker: 94-96/100 |
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