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La degustazione |
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Rosso brillante quasi nero, con sfumature vermiglio. |
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Bouquet concentrato con aromi intensi di frutti neri e leggeri sentori di grafite. La freschezza piacevole seduce fin dall'apertura. |
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Sorso denso e polposo con una freschezza molto apprezzata e tanta eleganza. Il finale è lungo e persistente, con note di liquirizia e legnose. Già molto equilibrato nonostante la sua giovinezza. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Tagliata di manzo, spalla d'agnello in crosta di erbe, anatra arrosto, animelle, formaggio stagionato Saint-Nectaire. |
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Entro il 2035. |
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La tenuta e il vino |
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Château Mondorion scuote l'ordine stabilito nella gerarchia dei Grand Cru di Saint-Émilion beneficiando di tutto il know-how della famiglia Cruse, che ha rilevato la proprietà nel 2013. Oggi è Thibault Cruze a dirigere l'azienda, forgiandosi una solida reputazione tra gli intenditori.
Il terroir di sabbia e ghiaia conferisce al vino un'eleganza unica, sublimato da un affinamento preciso e un'attenzione particolare a ogni fase. |
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Il Saint-Emilion Grand Cru Rosso 2020 seduce con la sua miscela di Merlot e Cabernet Franc che gli conferisce una bella concentrazione e un naso intenso di frutti neri, sublimato da aromi di legno affumicato e accenti di grafite. Al palato è denso e carnoso, ma con una freschezza molto gradita. Ritroviamo gli accenti legnosi e di liquirizia che accompagnano il finale e ne prolungano la degustazione. È un vino ancora molto giovane ma con già un notevole equilibrio. Richiede almeno 10 anni di riposo. Il Comitato di degustazione Valap gli ha attribuito 93/100. |
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Vendemmia manuale. Disrapatura totale, fermentazione in vasche di cemento termoregolate. Affinamento per 12 mesi in botti di rovere francese, di cui il 20% legno nuovo e e l'80% botti di uno o più vini. |
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Ricompense |
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Voto Valap 93/100 |
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