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La degustazione |
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Giallo verde fluorescente intenso con riflessi bronzo. |
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Naso delicato con note di fieno, erbe essiccate, angelica, anice stellato, issopo e dolciumi, una grande complessità che si amplifica nel bicchiere con l'aerazione. |
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Anch'essa molto complessa, coniuga potenza e morbidezza, spezie e richiami di sapori dolci, mentolati, liquirizia e medicinali. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire molto freddo o con un cubetto di ghiaccio qualora necessario. |
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Ideale come digestivo o con i dolci che meglio portanoil suo nome: tortino di cioccolato caldo alla Chartreuse verde, crepe alla Chartreuse. |
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La distilleria |
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La Chartreuse è un antichissimo liquore francese, la cui ricetta è un segreto ben custodito dal 1605, tramandato nei secoli dai padri certosini del monastero di Voiron, nell'Isère. Soprannominata "elisir di lunga vita", lodata per le sue proprietà medicinali, è composta da 130 varietà di piante, cortecce e spezie, che sprigionano tutta la loro complessità ad ogni sorso. Nel 1840 fu sviluppata una versione moderna di questo liquore d'eccezione e vide la luce anche una chartreuse gialla soprannominata la "regina dei liquori". |
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Oggi ti proponiamo un liquore unico in edizione limitata... Un elisir di lunga vita, un concentrato di sapori e misteri. Attenzione, le quantità sono limitatissime! La bottiglia per l'anniversario Liqueur du 9e centenaire, creata dai Padri Certosini nel 1984, rende omaggio alla fondazione del loro ordine. Sottile e delicato, è composto da una base di Chartreuse gialla, con delicate note agrumate che lasciano una sensazione di intensa freschezza. A questi profumi ricchi si legano note di anice, zafferano e melissa molto complesse. L'ampiezza aromatica è squisita, la trama setosa, la persistenza superba. Un liquore da servire a 5/6° e da degustare liascio a fine serata o in un cocktail con acqua tonica. |
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Liquore ottenuto dalla macerazione di piante, radici e spezie in alcool di vino, distillato e poi invecchiato per almeno cinque anni in botti di rovere. La ricetta e i dettagli della sua preparazione sono rimasti segreti fin dal 1605, anno in cui il prezioso documento fu consegnato ai Padri Certosini. Solo tre monaci vi hanno accesso e custodiscono il segreto degli ingredienti e della produzione di questo liquore diventato leggendario e molto apprezzato dagli intenditori. L'anno di imbottigliamento è riportato sul retro della bottiglia. |
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Ricompense |
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Secondo il giudizio di numerosi e appassionati intenditori, rimane nei loro cuori il miglior liquore al mondo, poiché è l'unico che diventa sempre più complesso ed evolve positivamente nella sua bottiglia, semplicemente immortale. |
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