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La degustazione |
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Rosso rubino carminio intenso, con riflessi violacei. |
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Naso intenso, con note floreali di peonia, rose secche e frutti macerati. |
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Fin dall'attacco rivela un insieme armonioso, dalla trama densa. Al gusto ricorda il bastoncino di liquirizia. Il finale è elegante e lungo. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Ossobuco, roast beef brasato, spiedini di petto d'anatra speziato e melanzane grigliate. |
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Entro il 2035 |
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La tenuta e il vino |
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Villa Safranier è la success story di un appassionato di vino che concretizza il suo sogno stabilendosi sui terroir di Rasteau e Châteauneuf con l'ambizione di produrre ottimi vini. Il Grenache e il Syrah danno vita qui a vini intensamente aromatici e persistenti, sorprendentemente freschi, su terre in cui un tempo si coltivava lo zafferano.
Formatosi in Borgogna, l’ambizioso Claude Hilt realizza il suo sogno nella sua terra natale e ciascuna delle sue bottiglie riflette la sua passione e il suo talento. |
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Lo Châteauneuf-du-Pape Rosso 2023 è un vino fruttato che richiama eleganti sentori di rosa e peonia, arricchiti da aromi di frutti macerati. Il frutto domina l’intera degustazione, supportato da una trama densa e matura, con tannini ben avvolti. Un vino completo, esaltato da una legnosità discreta e un finale con note di liquirizia. Vale la pena aspettare 1 o 2 anni per apprezzarne il pieno potenziale. Valutato 93/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione tradizionale, fermentazione in vasche di acciaio inossidabile termoregolate. |
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Ricompense |
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Voto Valap 93/100 |
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