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Bordeaux

Château Pontet-Canet - Pauillac - Rosso - 2011

Caratteristiche

Paese/Regione: Bordeaux

Annata: 2011

Denominazione: AOP Pauillac

Vitigno: 60% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot, 4% Cabernet Franc, 1% Petit Verdot

Alcool: 13,5 % vol.

Colore: Rosso

Capacità: 75 cl

Ricompense

Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2024
Tenuta valutata 5 stelle nella Guide Bettane et Desseauve 2024
Guide des Meilleurs Vins de France 2016: 96/100
Guide Bettane et Desseauve 2015: 95/100
Robert Parker: 93+/100

Vino:

Il Pauillac 2011 fa parte di quei vini che hanno lasciato il segno nella storia dei vini. La Guide Bettane et Desseauve lo aveva persino menzionato tra i migliori vini del Médoc e i nostri sommelier non hanno potuto far altro che affermare tutto il successo ottenuto da questo vino. Un elisir che nasce da una severa cernita in vigna e in cantina, seguita da una lenta ossigenazione dei vini in botti che ha permesso ai tannini di levigarsi. L’energia e la densità sono all’apice. Pontet Canet è una bottiglia dal profilo sexy che rivaleggia con il suo illustre vicino Mouton Rotschild, rimanendo in una fascia di prezzo coerente che delizierà gli amanti dei Grand Cru Classé.

Vinificazione:

Vendemmia manuale.

Occhio:

Porpora, profondo.

Naso:

Aromi di frutti neri con accenni floreali e una bella impronta minerale.

Bocca:

Vino intrigante con una carica di energia vitale straordinaria. Il corpo è denso e tannico, con una superba persistenza finale.

Temperatura:

Servire tra 14 e 16°.

Abbinamento cibo e vino:

Agnello da latte arrosto, quaglie arrosto, costata di manzo, foie gras con funghi.

Maturazione:

Entro il 2030 e oltre per gli intenditori.

Lo Château Pontet-Canet è il nuovo volto di Bordeaux, in costante ascesa dall'inizio degli anni 2000. Questo illustre vicino dello Château Mouton Rothschild è riuscito a ottenere il punteggio supremo di 100/100 da Robert Parker, entrando così nel pantheon dei migliori Châteaux. I suoi vini si affermano con il loro carattere deciso e l’energia incomparabile.
Apprezziamo il coraggio di Alfred Tesseron e del suo braccio destro Jean-Michel Comme per essersi lanciati nella viticoltura biodinamica, andando contro corrente rispetto alla maggior parte delle tenute bordelesi.