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Linguadoca

Domaine La Terrasse d'Elise - IGP Pays d'Hérault - Le Pradel - Rosso - 2021

Caratteristiche

Paese/Regione: Languedoc

Annata: 2021

Denominazione: IGP Pays d'Hérault

Vitigno: 100% Cinsault

Alcool: 15,5 % vol.

Colore: Rosso

Capacità: 75 cl

Ricompense

Tenuta valutata 1 stella nella Guide des Meilleurs Vins de France 2024
Vino valutato 93/100 dal nostro Comitato di Degustazione.

Vino:

Le Pradel Rosso 2021 è fantastico! Questo vino delizioso si presta per essere bevuto in compagnia. Il bouquet è elegante con spiccato aroma di marasca, fragola e violetta . Il sapore è sapido, fresco ed elegante, ideale per essere apprezzato al di là dei cinque anni. Il preferito dei nsotri sommelier.

Vinificazione:

Vendemmia manuale, vinificazione tradizionale con lieviti indigeni e poca estrazione, affinamento per 12 mesi in botte, nessuna filtrazione, vino a basso contenuto di solfiti.

Vigneto gestito secondo i principi della coltivazione Biologica e Biodinamica, non certificata.

Occhio:

Rosso rubino chiaro luminoso.

Naso:

Bellissima tavolozza aromatica che ricorda la ciliegia, la marasca, il lampone tritato e le fragole con zucchero.

Bocca:

Palato consistente bilanciato da una piacevole freschezza. Nell'insieme è infuso, sapido e di buona qualità.

Temperatura:

Servire tra 14 e 16°.

Abbinamento cibo e vino:

Spalla d'agnello alle erbe, petto d'anatra al pepe, sformato di melanzane, spezzatino di manzo e purè di patate all'olio d'oliva.

Maturazione:

Da oggi fino al 2029

Il talento e la passione hanno permesso alla Terrasse d'Elise di farsi un nome tra gli intenditori di buon vino. Su questi territori calcarei e ciottolosi dell'Aniane, Xavier Braujou modella vini di grande carattere di un’eleganza, una freschezza e una delicatezza che fanno invidia a molti nel settore.

La sua fonte di ispirazione non è altro che la leggendaria tenuta Rayas e quando si assaporano i suoi vini è impossibile non notare la similitudine tra i due stili. Vecchie viti, rese minime, tecniche di agricoltura biologica e biodinamica, lavoro meticoloso in cantina con pochissimi interventi, poca estrazione e lieviti indigeni danno vita a vini monovitigno tra i migliori del Languedoc.